Rapporto: Il riciclo del PET sta migliorando nell’UE

rapporto il ricilo di pet sta megliorando nell'ue

Il mercato europeo del PET sta facendo progressi verso un’industria circolare, ma è necessario migliorare i tassi di raccolta, secondo uno studio condotto da Eunomia e pubblicato nel nuovo rapporto “PET Market In Europe: State Of Play 2022“.

Lo studio ha analizzato i dati su raccolta, capacità di riciclo e produzione di PET nel 2020 e ha mostrato che c’è stata una crescita in tutte e tre le aree rispetto agli anni precedenti. La sola capacità di riciclaggio è aumentata del 21% rispetto al 2018, arrivando a gestire una quota pari a 2,8 milioni di tonnellate.

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L’aumento significativo della raccolta e del riciclo del PET invia un segnale positivo al mercato e aumenterà la fiducia nell’ulteriore accelerazione della circolarità del PET” si legge nel rapporto.

Lo studio pubblicato da Natural Mineral Waters Europe, Plastics Recyclers Europe, UNESDA Soft Drinks Europe e Petcore Europe include numeri e figure di 27 stati membri dell’Unione Europea (UE) più il Regno Unito, la Norvegia e la Svizzera (UE27+3).

Secondo lo studio la domanda netta di PET in Europa nel 2020 è stata stimata in 5,1 milioni di tonnellate, di cui 3 milioni di tonnellate di PET vergine, 1,3 milioni di tonnellate di PET riciclato  (rPET) e 0,8 milioni di tonnellate provenienti da importazioni (non noto se fosse PET vergine o riciclato).

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Sono state 2,4 milioni di tonnellate circa le quantità di PET che nel 2020 sono state riciclate e trasformate in 1,7 milioni di tonnellate di scaglie per nuovi prodotti all’interno dell’UE27+3 nel 2020 tra imballaggi e prodotti tessili. I dati di Plastic Recyclers Europe PRE mostrano che 632 migliaia di tonnellate sono state ulteriormente lavorate e pellettizzate tramite estrusione. La Germania (21%), la Spagna (16%), l’Italia (12%), la Francia (11%), il Regno Unito e l’Irlanda (11%) rappresentano insieme il 71% della capacità di lavaggio (1) del PET nell’UE27+3 (vedi Figura 8).

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Nonostante i miglioramenti nella capacità di riciclo è necessario incrementare di un terzo la capacità attuale entro il 2029 per centrare l’obiettivo di raccolta del 90% della direttiva sulle plastiche monouso per le bottiglie in PET e gli obiettivi di contenuto minimo riciclato ( 25% e 30% al  2025 e 2030). 

La domanda di rPET adatto al contatto alimentare per la produzione di bottiglie –  si legge nel rapporto –  “supera l’offerta e ci dovrà essere un’espansione sia della capacità di riciclaggio per questo tipo di applicazioni foodgrade che di disponibilità di bottiglie raccolte selettivamente e pertanto di qualità sufficiente per alimentare questa capacità“.

Anche la capacità di riciclaggio dei vassoi in PET dovrà espandersi sostanzialmente per contribuire alla richieste del mercato.

Delle 4,6 milioni di tonnellate stimate di imballaggi rigidi in PET disponibili per la raccolta nel 2020, solo il 49% circa è stato riciclato, compreso il 61% delle bottiglie e il 21% dei termoformati.

La qualità del PET raccolto dagli stati membri varia anche “significativamente” ha rilevato  il rapporto concludendo che “ulteriori miglioramenti nella progettazione per favorire la riciclabilità degli imballaggi in PET sono molto probabilmente necessari“.

Il rapporto stima che apportando miglioramenti quantitativi e qualitativi nella raccolta e nella selezione del PETsi potrebbe portare l’attuale resa del 71% ad una resa dell’ 80% entro il 2030, ovvero ad una produzione di 3 milioni di tonnellate di rPET.

L’importanza dei Sistemi Cauzionali

Il rapporto dedica un capitolo ai Sistemi di Deposito Cauzionali considerati uno strumento imprescindibile per aumentare la capacità di raccolta e riciclo degli imballaggi per bevande in tutti i paesi membri e quindi anche la circolarità complessiva del PET. Come si può vedere dalla seguente figura la classifica dei tassi di raccolta degli imballaggi per bevande in PET tra i paesi europei vede ai primi posti i paesi che hanno in vigore un Sistema di Deposito che li include.

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Il rapporto si rivolge anche ai decisori politici chiedendo fonti di dati più solide, innovazione e un maggiore sostegno alle politiche sugli imballaggi .

Fonte:  Report: PET recycling improving in EU

(1) Include gli impianti di riciclo che si occupano di lavare e triturare il PET sino alla produzione di scaglie.

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